LA FORZA: nel rispetto IL CUORE: nella coscienza

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LA GRAN BUFALA

Addirittura Cetto La Qualunque si è visto surclassare dal “guru”, ha dovuto prendere atto, mortificato, di essere stato messo in ombra dalla scesa in campo di questo personaggio suggestivo! Questo “testimone” dal temperamento poliedrico ormai inserito di diritto in quella galleria di ritratti singolari e tragicomici che animano lo scenario pubblico del nostro bel Paese!

Oltre a quanto già descritto nelle pagine precedenti, ecco, alcune ”chicche”, estratte da notizie riportate da organi d’informazione, in cui il nostro guru della Giustizia ha dato il meglio di sé.

Che il guru continui a girare l’Italia per diffondere la Legalità e presenzi ai più svariati eventi in veste di vittima/testimone, è cosa risaputa, meno risalto e seguito, è stato dato a quello che non si è riusciti a far passare sotto silenzio: un “piccolo” episodio accaduto in occasione di una kermesse sulla legalità organizzata in una prestigiosa location torinese, (64) dove il nostro ben pasciuto “testimone” facendo sfoggio di autorevolezza, illuminato d’immenso (dai riflettori) su di un palco avvezzo ad essere calpestato da artisti di ben altra caratura, ha deliziato l’elegante platea – sciorinando con appassionato vigore il consueto repertorio, declamando senza risparmiarsi, anzi, cimentandosi, – ormai, da perfetto opinionista e depositario di alti valori morali – nel lodevole compito, di lanciare moniti a profusione alle Istituzioni, Chiesa compresa! Nel suggerire soluzioni per risolvere le criticità politico/sociali/finanziarie in cui si sta dibattendo il nostro Paese! Tutto ok, anche qui, tutto come da copione! Non fosse che, per l’allestimento del palco, etc. fosse stata impiegata un’impresa con lavoratori non in “regola”, un fuori onda imbarazzante! (65) Da sprofondare! Ma come, siete lì a parlare di legalità! E tu guru, “imprenditore”, non dico preoccuparti, ma almeno incuriosirti su come i lavori sono stati svolti, se è vero, – come vai sconsolatamente dichiarando – che: “il lavoro mi manca” … “vorrei tornare a farlo” … “ce l’ho nel sangue …”? (66) Forse che, da bravo istrione, consumato dal sacro fuoco dell’arte fosse tutto preso – per galvanizzarsi – ad inalare la polvere del palcoscenico? O forse, altrettanto preso, dalla forsennata esigenza di avventarsi sul microfono, simbolo per lui, di acquisita celebrità? Nemmeno nei suoi sogni più audaci sarebbe riuscito a vedersi nell’atto di barattare la cazzuola con questo aggeggio; che gli sarebbe stata offerta la possibilità di impadronirsene e stringerlo voluttuosamente nelle sue predaci mani! Chi potrebbe – ormai – portarglielo via!? Parrebbe, che oltre a pagare il guru quando gli si piazza davanti un microfono si renda necessario anche pagarlo per riaverlo indietro!

Altro episodio: premesso che il guru, per svolgere il suo apostolato ama servirsi di auto blindata e scorta, e che questo, rappresenta per lui ormai uno status symbol irrinunciabile … (vuoi mettere!?) Arrivare agli incontri con i fans, in automobile blindata, preceduto e seguito da altre di scorta; farsi aprire la portiera per scendere; incedere maestosamente – circondato da agenti – distribuendo all’intorno sorrisi e baci a braccia spiegate, in modalità Cetto La Qualunque? Facile immaginarsi quindi il suo sconcerto, quando, in Calabria la scorta gli è stata tolta, e con essa tutto quell’apparato che fa di lui un uomo arrivato! (67) Apriti cielo! Ma come? Fare questo a lui, al più grande testimone di giustizia sulla faccia della terra! Lui, che rischia la vita ogni giorno per amore della Legalità! Allora, è meglio darsi alla latitanza! Poi ritornare a Torino con mezzi di “fortuna”, senza mancare, come suo solito, di inviare fax e telegrammi alle Autorità: Ministero e Prefettura, manifestando in tono intimidatorio e ricattatorio, di sapore vagamente mafioso, l’intenzione di ritenerle responsabili di eventuali dannose conseguenze: “… qualcuno dovrà rendere conto di questo!” un’inqualificabile mancanza di rispetto, una vera e propria lesa maestà! (68) Più, telefonate alla consorte farcite di patetiche esternazioni di panico a causa del suo stato di:” abbandonato dallo Stato al proprio destino”, “… conosco mio marito, quando è terrorizzato non si fida di nessuno, nemmeno di se stesso!” (69) E … le Autorità accorrono al capezzale dell’inconsolabile Jenet rassicurandola! E … i quotidiani fanno la loro parte: “Testimone di giustizia abbandonato dalla scorta!” Solamente dalle Autorità calabresi non arrivano attestati di solidarietà, (come lamentano il guru e l’ancella) non sarà mica perché lì: “li conoscono bene”!? (70) Comunque, basta già! Guru, si è guadagnato gli onori della cronaca anche questo giro! Riesce sempre a voltare le cose a suo favore ed a ricavarne un utile! Anche se non ha potuto, come in passato, (ah, bei tempi!) andare in pellegrinaggio al suo paese facendo sfoggio della scorta armata, (4/5 auto più un numero imprecisato di agenti in borghese e non). Quella volta indimenticabile! Quando lui ed i suoi accoliti passeggiarono sereni e distesi (come in una valle verde!) – (71) tra ali di compaesani accorsi stupiti, (ma tenuti a distanza!) – ben protetti da agenti con mitra imbracciato e revolver in mano ed incuranti di transitare a pochi metri da un paio di bimbette incuriosite!!!(72) Pura congettura: sarà stato a causa di questa “cafonal exhibition , che dopo pochi mesi, gli fu revocata la scorta? (73) Anche in quell’occasione il guru non fece mancare all’indirizzo delle Istituzioni “i sensi del proprio rammarico” (per usare un eufemismo!), insomma, nella solita maniera da piccolo boss da bar di barriera! Tempestivamente la scorta gli fu riassegnata! (74) Lui sì, che sa come trattare gli Apparati dello Stato! Sconsiglio vivamente a chiunque azzardarne l’emulazione, ne guadagnerebbe solamente una decina di imputazioni, compresa la scorta, sì,… ma per la traduzione immediata alla galera più vicina!

Che forza, il guru! Così sicuro del fatto suo dal non crearsi delle remore nemmeno nel contraddirsi! Come può fare , a proclamare spudoratamente a gran voce di aver detto NO – “senza se e senza ma” all’‘ndrangheta, di non aver paura e che, se tornasse indietro rifarebbe tutto ciò che ha fatto, denunciando i suoi taglieggiatori? Gli basta trovarsi spogliato della scorta, per trasformarsi da così nobile e coraggiosa figura, in un essere spaurito e tremolante come un budino, ansioso solamente di scovare un anfratto in cui rintanarsi? Ed allora! Quei Testimoni di Giustizia estenuati dal costante controllo, che appena possono eludono la scorta? Corrono meno rischi del guru, o piuttosto godono del coraggio dei giusti?! A mio parere, il suo pavido e patetico atteggiamento meglio si addice a quello del pentito che “ha tradito”, che ha la coscienza sporca, piuttosto che a quello del testimone che ha denunciato il malaffare per amore della Giustizia e della Legalità, e che pur nutrendo un legittimo timore, evita di esternarlo in maniera così plateale, se non altro per coerenza!

Ed anche qui, i conti pare non tornino! Per essere un uomo terrorizzato, il guru, si “manifesta” spesso e volentieri nei più disparati ambiti, (pare abbia anche il dono dell’ubiquità!) non nascondendo il fatto di vivere a Torino, di frequentare il Comune in occasione delle sedute della Commissione Antimafia nella quale è entrato a far parte per acclamazione! Sic! (75) e della Commissione Antiusura in Consiglio Regionale in veste di consulente/docente/tuttologo, con un’indennità quattro volte superiore a quella dei “colleghi”! Sic!. (76) Pubblicando l’”agenda degli appuntamenti” di “apostolato” che lo vedranno ospite in Scuole, in occasione di iniziative pro legalità, pro giustizia, pro … ecc. ecc.!

Tutto considerato, si potrebbe tranquillamente propendere a ritenere che la scorta armata e l’auto blindata, e tutto l’ambaradan sopra descritto, risultino più vitali per l’autostima del guru che per la propria incolumità fisica! Non stupisce che faccia fuoco e fiamme per non rinunciarvi! Lungi da me, voler mortificarne l’io, resta da stabilire se piuttosto non sarebbe opportuno in tempi di economie per il Paese, delegare a lui l’incombenza di provvedere alle relative spese, visto che di denaro (il nostro!) è stato ben fornito (vedi: IL MARITO DI JENET IL GURU DELLA GIUSTIZIA), al limite gli si potrebbe suggerire di farsi sponsorizzare dai suoi sostenitori più accaniti ed influenti, e chiedere un sacrificio in più anche a quelli meno facoltosi: ragazzi che oltre a fargli da corte e scorta aggiuntiva, soggiogati dal suo carisma, già si fanno carico di pagare i gadgets che reclamizzano la sua “attività”, (77) attivandosi pure ad aprire sottoscrizioni per sostenere le spese dell’”organizzazione” per i suoi interventi in tutt’Italia! Che tali “raccolte” ultimamente siano state effettuate nel Municipio di un Comune della provincia di Torino, è fatto meramente casuale!(78) Altro suggerimento potrebbe essere quello di adottare la metodologia di raccolta fondi, che reca già tanto profitto ad uno dei suoi “mentori” (non solo Jenet ha un Pigmalione!). (vedi: ORDA CALABRA IN OSPEDALE (2)) Si definisce, in maniera elegante, questa sponsorizzazione:”Invito rivolto ai non aventi eredi” per essere designati quali eredi universali, nel loro testamento! (79) Un po’macabro? Forse! Ma i soldi non puzzano! O almeno, è la cosa che puzza meno in questa ”pattumiera indifferenziata”! E poi .. per una così alta causa! Questo, ed altro! Tipo … un altro sostanziosissimo “gettino” che ancora non si è riusciti ad aggiudicarsi in toto … la qual cosa “grida vendetta” (ma questo è un altro discorso!). Dice qualcosa … “sepolcri imbiancati”?

Che forza, il guru! Adottando la tecnica del “bastone e della carota” è riuscito con caparbietà e costanza, ad ottenere ciò che voleva! Animato da una smisurata ambizione ha individuato il filone giusto che gli avrebbe consentito di arrivare al traguardo, gli ci sono voluti un po’ di anni, ma alla fine ha tagliato il filo di lana! E da cosa è partito? A ben vedere … ! Non sarebbe bastato il suo “impegno” civile nel denunciare qualche decina di malandrini … (a tal proposito sarebbe interessante sapere quante condanne sono scaturite da tali denunce, e per quanti anni di carcere … mah!) a garantirgli una “meritevole attenzione”! Quindi, avrebbe dovuto far leva anche su una cosa che in Italia ha sempre raccolto unanimi consensi, e di sicura presa: la famiglia! Che viene solamente dopo: la mamma, e … quella cosa che tira più di un carro di buoi! Detto, fatto! “Il fine giustifica i mezzi!” (vedi: in CHI E’JENET il periodo riproduttivo) Sempre per: “… pensare male è peccato, ma difficilmente si sbaglia!”.

Il filone giusto, se non si fosse intuito, è quello che fa tendenza oggigiorno: l’antimafia, in ossequio alla quale, personaggi pubblici di diversa estrazione, politico/sociale/culturale fanno a gara per dichiararsi strenui sostenitori, al pari di Amministrazioni Pubbliche di Comuni piccoli e grandi che sgomitano, per aggiudicarsi con tempismo l’onore di insignire di “Cittadinanze Onorarie” certi “testimoni”! Sarà una mia impressione, ma … con l’epidemia di “scioglimento di Amministrazioni Comunali a causa di infiltrazioni mafiose” che sta imperversando in questo periodo, più che lodevoli iniziative a sostegno della Legalità, il tutto potrebbe apparire piuttosto un “pararsi le terga”!!!

Un leggero sentore di strumentalizzazione?

Sempre per coerenza: anni e anni fa, il guru che si è detto vessato da politici, magistrati, massoni – poi puntualmente denunciati – ora, qui in Piemonte, beatamente, con costoro intrattiene affabili, assidui e proficui rapporti, almeno fintanto che può ricavarne un’utile, altrimenti … dopo la carota, ricorre al bastone! Basti pensare che è arrivato a picchiare i pugni sul tavolo intervenendo d’autorità, a suo tempo, anche sul posto di lavoro di Jenet, nella Struttura Sanitaria, (3) per pretendere – dai compari che lo avevano favorito in precedenza – che al contratto annuale CO.CO.CO in scadenza, facesse seguito un’assunzione a tempo indeterminato! Si, un contratto da Dirigente Medico, un contratto da 5.100,00€ netti mensili (ingaggio che aveva imposto – da bravo “press agent “ – ed ottenuto all’inizio) (vedi: ORDA CALABRA IN OSPEDALE). Non è riuscito quest’altra volta! Ma è difficile pensare che possa desistere dall’intento, non sarebbe nel suo stile, una via verrà trovata, verrà escogitato qualcosa! Verrà scovata qualche “deroga”, qualche “fatto salvo”, così frequentemente riscontrabile nei Testi di Leggi, dove tutto “dovrebbe” essere tassativamente vincolato a certi requisiti, salvo poi … (vedi: I TESTIMONI DI GIUSTIZIA “Assunzioni in p.a.”)

A proposito di assunzioni: dalla Struttura summenzionata è stato emesso di recente un bando di concorso (80) per 1 posto di medico con esperienza specifica in una branca molto complessa e delicata, (quella per la quale, si era reso indispensabile assicurarsi le “eccellenti” doti di Jenet !) il compenso stabilito sarebbe di 1.000,00€ euro lordi mensili per 7 mesi, non è specificato quante ore si debba lavorare, ma una semplice considerazione sorge spontanea: un laureato con tali titoli ed esperienza anche lavorando solo 2 ore al giorno verrebbe a percepire un salario inferiore a quello di una colf! Ed un altro posto da €1.396,72 mensili lordi per la stessa durata, e qui, si nota una gran differenza! (81) E’ evidente che la Direzione (3) sta cercando di rientrare dei 79.000.00€ sborsati nell’anno 2010-2011 per Jenet “la sfilettatrice di delfini”! Poiché, lo stipendio di quell’”eccellenza” ha prosciugato il budget della Struttura! Impedendo di conseguenza l’assunzione di personale realmente specializzato atto ad incrementare ed ottimizzare l’attività sanitaria, quindi, inevitabili negative ripercussioni: meno prestazioni, scarsa qualità di quelle superstiti ed aumento delle liste d’attesa. Non era al corrente, il nostro sprovveduto Direttore,(4) che alla “generosa” retribuzione della sfilettatrice di delfini avrebbe dovuto provvedere la Struttura, attingendo dal suo esiguo budget! In quanto, nella Legge che “favorisce l’assunzione nella p.a. delle vittime dalla criminalità organizzata e del terrorismo” è ben chiara la norma che ne prevede l’addebito! Si potrebbe affermare con termine poco elegante, che il guru “ha fottuto” anche lui?! E poi ci domandiamo perché la sanità non funziona!? (vedi: PENSARE MALE E’ PECCATO … “) (11) Aggiungiamo anche questo!

Non posso esimermi dal fare un’ultima riflessione, a proposito del fatto che il guru, non abbia mai fatto mistero di nutrire anche ambizioni politiche! La prospettiva di poter “salire” in politica lo solletica, da quando anni fa, il Segretario di un Partito suo sostenitore lo invitò a candidarsi al Parlamento Europeo, sigh! Pare che oggi, dopo essersi fatte ben bene le ossa a sbraitare su e giù per la Penisola, sia fortemente determinato ad andare a scaldare uno scranno nel Parlamento Nazionale, sigh! Quale soggetto politico, vecchio o nuovo, sarà costretto ad accollarsi l’onore e l’onere di metterlo in Lista? Ci si accapiglierà per aggiudicarselo, garantito! Un tale personaggio, “persona perbene dal vissuto limpido” fa gola ai riformatori del Paese! (81) Ecosa che non guasta, a costo zero! In quanto anche in questa occasione, provvederemo noi, con i nostri quattrini, a finanziare la sua Campagna Elettorale, compresa l’auto blindata e le auto di scorta corredate da un numero congruo di agenti addetti alla protezione, per accompagnarlo ai comizi! Si parla tanto di rottamazione di esponenti politici … a quando la rottamazione di sedicenti testimoni di giustizia? In fin dei conti sono tre legislature che continuiamo a pagarlo: il guru! Pur avendo lui, già intascata la liquidazione da un bel pezzo! Continuiamo a mantenergli anche la scorta come fosse un Ministro! Anche il vitalizio?! O forse, il reinserimento lavorativo è rappresentato da una “poltrona” garantita, un Collegio blindato! Vabbé che non c’è limite al peggio, – come quotidianamente siamo messi al corrente dai mass media – ma almeno questo, ci sia risparmiato! Parrebbe che “salire in politica” (terminologia coniata da Cetto La Qualunque, quale preveggenza !) sia diventato, lo sport nazionale per eccellenza, dove come attrezzi, le comode poltrone delle Camere pare risultino più confortevoli delle panchine dei parchi per le pennichelle di facoltosi arzilli vegliardi a fine carriera … Una classe politica formata da guru! Oppure una classe politica formata da gente dello spettacolo … dove, es: ad un aitante e giovanissimo modello/attore/tronista e ad una idem al femminile viene domandato nelle interviste:”… ti senti tentato/a dalla politica?” sigh! Oppure una classe politica formata dal binomio guru ed artisti? Ma di quali nefandezze , ci siamo ricoperti noi italiani, per meritarci tutto questo??? Il male minore, a questo punto potrebbe essere quello di tenerci i vecchi e cari politici, i veterani della I e II Repubblica e metterli a supporto di giovani politici emergenti, ancora abbastanza “candidi”, almeno tra gli uni e gli altri qualcosa di decente riuscirebbero a combinare!

Ammesso che ci interessi ancora avere un Governo! E non piuttosto, un Consiglio di Amministrazione! Visto che a quanto pare, non possiamo più ritenerci un Paese, ma piuttosto un’Azienda!

A questo punto, considerato che non ci sono state lasciate nemmeno le lacrime per piangere, pur con profonda mestizia … non ci resta che ridere! Ecco a voi, il “nuovo” che avanza: la Terza Repubblica!

Concludo qui!

E pensare, che tutto ha avuto inizio con il mio trovarmi “nel posto sbagliato, nel momento sbagliato”! (vedi: CHI SONO ) La scoperta di un’assunzione illecita in una Struttura Sanitaria Pubblica”, l’indignazione per la mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini, l’attentato alla dignità ed all’incolumità dei malati e lo spudorato sperpero che è stato fatto del denaro pubblico! E’ per questo che mi sono trovata costretta, tappandomi il naso, a dover ricomporre i pezzi del puzzle della storia di un testimone di giustizia alquanto atipico! Ed è sempre, – cercando di soffocare la nausea – che, facendo coincidere e confrontare date e fatti, circostanze e dichiarazioni, che si è formato un quadro affatto coerente con un’immagine di trasparenza ed attendibilità che dovrebbe essere appannaggio di soggetti in possesso di un alto senso civico e spirito di legalità! Con tutti i dati ricavati è stato possibile creare un prospetto talmente esaustivo, che l’unico commento, pervenuto dopo la presa visione è stato:”mah!” “boh!”.

Dal “boh!” la definizione: LA GRAN BUFALA !!!

Una gran bufala all’Italiana, una storia disonesta! Il Direttore Artistico di questa soap non me ne voglia! Ma proprio non sono riuscita a farmela piacere! Ancor meno mi è piaciuto essere stata costretta a dover “subire” (vedi: “CHI SONO) l’atteggiamento prepotente e spocchioso degli “addetti ai lavori”, (i medici!) la loro estrema sicurezza condita da una stomachevole espressione di sufficienza stampata sulla faccia, proprio della serie: “se ti va è così, altrimenti è lo stesso!” o meglio: “io sono io, e tu sei un c … !”; in sovvrapiù mi sono riusciti indigesti gli sguardi ed i sogghigni di trionfo della inquietante “sfilettatrice di delfini”, quella mina vagante, guarda caso spesso e volentieri stazionante nei dintorni! E … ho dovuto subire impotente per lungo tempo questa violenza, questa mortificazione, questa sorta di “stalking”, da parte di una combriccola di piccoli faccendieri! Uno stato di soggezione al quale ben difficilmente sarebbe stato sottoposto un soggetto di sesso maschile, sì, perché anche qui, diventa inevitabile constatare quanto la brutalità possa averla vinta, sempre e comunque, nei confronti di un soggetto femminile!

Comunque, è sbagliato pensare che una piccola ed indifesa “survivol”al cancro possa solamente crogiolarsi nell’autocompiacimento di “averla scampata”, e che abbia acquisito un distacco totale da tutte le problematiche del quotidiano che non riguardino unicamente il “mantenersi in salute”; come è sbagliato pensare che la stessa “survivol”, che per temperamento si è sempre schierata dalla parte dei più deboli, (ed ora, seppur provata) possa in un simile frangente esimersi, quale parte offesa, dall’attivarsi per esigere Giustizia!

Non tragga in inganno il taglio ironico ed apparentemente leggero usato nel raccontare questa vicenda, questo teatrino dell’assurdo, è stata una scelta obbligata, dettata in parte dagli irresistibili tratti comico/grotteschi della personalità dei protagonisti ai quali ho voluto rendere omaggio, ed in gran parte dall’esigenza di non scadere nel turpiloquio più greve, nell’usare ed abusare delle definizioni più scurrili che sarebbero state loro ben più (e giustamente) confacenti!

Se le cose stanno così, occorre farsene una ragione, prendere le dovute precauzioni, e quindi comportarsi di conseguenza”! (Anonimo)

                   Saluti!

Testimone d’Ingiustizia

p.s.: a proposito di mafia ed antimafia: sarebbe anche ora di smetterla di definire la mafia “un cancro”, ad ogni piè sospinto, per allegoria, solo perché suona bene, chi lo dice, forse, conosce la mafia, ma non il cancro! E con il cancro, non c’è scorta che tenga! Hai voglia, a fartela sotto!!!

n.b. www.antinfamia.it continua … con altre “infamie”, alla prossima!

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